Ciardiello Giuseppe
E-mail: gppe53mail.com
Luogo e data di nascita: Trentola Ducenta (CE) il 15/05/1953
Codice Fiscale: CRD GPP 53E15 L379I
Mi sono laureato in Psicologia l'11/07/89 c/o l’Università di Roma, “La Sapienza”, con votazione di 110. Sono iscritto all’albo degli Psicologi e Psicoterapeuti dall'11/03/994 con numero di protocollo 5075.
Poco dopo la laurea ho concorso come Psicologo Collaboratore, indetto dall’Unità Sanitaria Locale RM9, via dell’Imbrecciato 71/B risultando idoneo. La graduatoria fu poi approvata con deliberazione n. 201 del 16/3/1993
Nel 2000 ho partecipato ai lavori di fondazione dell’AIPC (Associazione Italiana Psicoterapia Corporea) Sezione Italiana dell’EABP (European Association for Body-Psychotherapy).
Fin dalla sua costituzione sono docente didatta e supervisore SIAR (Scuola Italiana di Analisi Reichiana), che è una scuola di specializzazione in psicoterapia abilitata dal M.I.U.R. con decreto 16-01-2004 e pubblicato sulla G.U. del 30-01-2004. La SIAR è a Roma in via Valadier 44, tel. 063224535.
Biografia e formazione.
Fin dall'adolescenza mi sono lasciato irretire dal connubio psicologia e politica per cui i classici testi di Reich con cui venni in contatto furono elettrocalamita.
Fui elettrizzato da quell'uomo che nell’agire umano aveva individuato le forze che non possono essere ostacolate perché realizzano i bisogni essenziali.
Dopo tutta la giovinezza trascorsa ad inseguire ideali politici e professionali alternativi, approdo corso di psicologia di Roma (avevo 30 anni) che concludo dopo dieci anni, nell’89. Nel contempo, tra l’84 e l’85, entro in contatto con l'allora SEOR (Scuola Europea di Orgonoterapia) dove conosco le figure storiche della Vegetoterapia Caratteroanalitica: Federico Navarro, Francesco Dragotto, Roberto Sassone, Giovanna d’Aci e Genovino Ferri.
Da qui comincia la mia storia professionale.
Alla SEOR conseguo, nei canonici quattro anni di specializzazione, svolti in contemporanea ad un'analisi individuale e di gruppo, in Vegetoterapia e Analisi Reichiana (approccio corporeo).
In quest'ambito si sono costruite le mie competenze professionali che oggi si dispiegano operativamente nell'approccio psicoterapeutico e formalmente nei corsi di formazione presso la SIAR (Scuola Italiana di Analisi Reichiana) di Roma (Via Valadier 44. Tel 063224535).
Dall’89 al ’91 seguo un corso di due anni di Clinica e Terapia della coppia presso l’Istituto di Neuropsichiatria Infantile con la direzione clinica di Giannakoulas. Tale formazione mi ha colorato in modo particolare rispetto alle relazioni di coppia che, se da un lato si strutturano in giochi dei quali è possibile individuare le regole, dall'altro queste ultime si realizzano sempre a partire anche dai processi corporei che diventano gli elementi immediatamente evidenti nei giochi relazionali.
Oltre all'analisi e terapia individuale, lavoro con le coppie e con i gruppi perché è mia convinzione che, alla base del disagio psicologico, ci sia una disfunzione delle relazioni storiche primarie e che il lavoro terpeutico, e/o analitico, debba innanzi tutto preoccuparsi di riparare le storie pregresse.
Ciò vale anche quando si ritiene fondamentalmente il senso della psicoterapia che declina individualmente processi che derivano dal sociale.
Il tema del disturbo clinico indagato dentro la singola persona o nella relazione, per me ha valore di differenza tra la semplice descrizione dei fatti processuali organismici e la spiegazione degli stessi che si attivano in costante relazione con gli elementi della realtà (umana e oggettuale) che comprende l'organismo umano.
Queste considerazioni sono anche finestre diagnostiche con le quali collaboro da qualche decina d'anni con la LIDAP (Lega Italiana per i Disturbi d’Ansia Agorafobia e Attacchi di Panico) e, parlando di panico in genere, mi piace sottolineare quanto fino ad oggi ci si sia distratti a descrive il sintomo sorvolando sulla sua spiegazione.
Sostengo che il panico è un evento relazionale; si forma in età precoce e poi resta incistato nel corpo; resta silente per anni incatenato e alimentato da relazioni ridondanti che costituiscono il classico PTSD complesso.
La stessa dinamica si può riscontrare nei disturbi di coppia e individuali, di qualunque natura essi siano. A volte è possibile ravvisare una dipendenza relazionale anche di quei disturbi apparentemente indotti da aspetti oggettivi.
Pubblicazioni:
(2005) Genesi, diagnosi differenziale e terapia del disturbo da attacchi di panico
(2006) Un approccio corporeo ai Disturbi da Attacchi di Panico (DAP): Un approccio corporeo al DAP
(2007) Una lettura corporea della dipendenza affettiva
Il DAP del controllo: il DAP del controllo
Articoli apparsi sulla rivista bimestrale PAN Lidap, Editore Lidap-Onlus - Direzione, Redazione via Oradur 14 - Parma.
a) "Ma chi ce lo fa fare?", Numero quattro 2002, Dicembre 2002.
b) "Problemi di transfert", Numero uno 2003; Aprile 2003.
c) "Sintonie e distonie", Numero due 2003, Dicembre 2003.
d) "Il DAP come pretesto e risoluzione", Numero due 2006, Giugno 2006.
e) "L'approccio corporeo", Numero tre/quattro 2006, Dicembre 2006.
Articoli pubblicati su PsicoterapiaAnaliticaReichiana: Rivista semestrale della Società Italiana di Analisi Reichiana.
Un film come pre-testo in una simulata videoregistrata (Prima parte) (1, 2012)
Un film come pre-testo in una simulata videoregistrata (seconda parte) (2, 2012)
L'esperienza della Vegetoterapia (2, 2012)
Psicoterapia, corpo, mente e dimensioni psicologiche (1, 2013)
Il disturbo di attacco di panico (2, 2013)
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