A volte è utile tornare a riflettere su quei temi banali che vengono da parte.
Anche il tema dell’amore, e ancora di più
quello del sesso, sembrano rientrare in questa casistica.
Questi due temi comuni, e
così comunemente trattati da apparire a volte appaiono banali, in realtà sono
molto difficili da esaminare. Sono molto densi e di immane portata culturale
tanto che in ogni epoca storica si è cercato di dargli una definizione, una rappresentazione narrativa, e in ogni
cultura si è cercato un inquadramento definitivo che ha sempre mancato il suo
obiettivo. La religione, la filosofia, la sociologia, la psicologia, la storia
e tutte le arti, hanno provato a delimitarli senza riuscire a definirne gli
aspetti poliedrici e cangianti della loro natura. Dai graffiti paleolitici alle
opere più belle e intense di ogni cultura portano le tracce della passione e
dell’amore con cui gli uomini hanno caretterizzato le
continue relazioni.
Questo ardore universale prende
spunto dai bisogni essenziali degli esseri umani in cui la passione delle
grandi opere non è più invadente di quella del desiderio sessuale. E allora,
come quello, anche questo desiderio andrebbe coltivato e curato.
Per i figli si spera che
tutto vada bene e che qualche amico, più furbetto, scaltro e già ometto (e
chiaramente evitando di chiedersi come abbia fatto a diventare ‘già ometto’), più grande e pratico, si
proponga di soddisfare la grande sete di sapere dei più giovani.
Per l’uomo, anche quando il
comportamento sessuale è finalizzato alla riproduzione, si avvale di modalità
più complesse di un rituale istintivo e la spinta sessuale ha l’unico scopo di realizzare il
piacere orgasmico.
Il raggiungimento del piacere è distensivo, rinnova le energie, affranca dalla noia, gratifica e protegge dalle frustrazioni, normalizza il sonno, consente un riposo più profondo e influisce beneficamente su tutte le funzioni autonome dell’organismo, comprese quelle immunitarie (Favotto, 2020).
È un’esperienza di diversità e contemporanea
similitudine a rendere visibili gli uni agli altri e, come le continue vicende
di confronto, impegnano le singole identità in un processo di costante e reciproco
riconoscimento.
Possiamo notare che non è il
suo esercizio a condurre alla perversione quanto piuttosto la sua mancanza a
relegare nelle isole fantastiche le personalità meno integrate.
Un buon rapporto d’amore alimenta una sana
fantasia.
Quando infatti accade che il
rapporto si deteriora, la fantasia semplicemente tende ad esaurirsi e la
relazione continua su un binario stanco. L’anormalità dei rapporti si
realizza quando le fantasie non s’incontrano e, invadendo
completamente la realtà, eclissano la relazione e tutto lo spazio, affettivo ed
emozionale, della coppia è invaso da interazioni opportunistiche dove ognuno
approfitta dell'altro e lo utilizza come fosse un oggetto anziché una persona,
come sé, fatto di carne ed ossa.
Così si rischia di entrare
in processi in cui si abdica a se stessi senza accorgersene. Semplicemente ci
si dimentica di essere, di quale sé si sia e così, le stesse funzioni che ci determinano,
smettono di svolgersi. Si diventa insensibili e inconsapevoli al fatto che, se manca
il processo, l’intera funzione viene meno e il sé, semplicemente non
viene ad esistere.
È nella separazione del sesso dall’amore che nasce Narciso. Si è narcisi quando tutto il relazionale passa per l’estetica e il resto della sensorialità si ferma sulla soglia della percezione dell’altro senza desiderare mai di superare l’uscio. Si resta allora anonimi a sé stessi perché, al contrario, è nel processo di sentire l’altro attraverso i propri sensi che si scopre se stessi. Sono infatti le sensazioni che consentono al Sé di rivelarsi e all‘Io di scoprirsi in processi con una doppia valenza: individuale e sociale. Sono queste le condizioni imprescindibili delle relazioni. Quelle in cui si ascoltano i suoni, si annusano gli odori, si gustano i sapori, si vivono gli affetti che solo in condizioni di contatto diretto possono essere riconosciuti nella loro realtà fisica e corporea.
Nei giochi dell’amore tutto è concesso ma solo
a condizione che gli occhi incontrino una reale condivisione in cui ci si
riconosce rispettosi di sé e dell’altro. Rispettosi di quei luoghi, dell’Io e
del tu, dove origina la reciprocità e la comprensione, giocando d’anticipo, permette una
chiara individuazione delle emozioni. Quei luoghi dove l’Io-tu non rischia di scivolare
nell’Io-esso e dove il desiderio dell’oggetto è ben distinto dal
desiderio della persona. Luoghi in cui, mentre i giochi dell’amore celebrano la
curiosità, si gode la condivisione del sentire insieme ... come la vita!
… E come la vita autori
recenti si sentono legittimati a stabile criteri d’amore!
Allora, che cos’è l’amore?
Secondo Yalom:
● Voler bene ad un’altra persona significa relazionarsi in modo
disinteressato, lasciare andare la coscienza è la consapevolezza... non si è
alla ricerca di lode, adorazione, appagamento sessuale, potere, denaro. Ci si
relaziona unicamente all’altra persona... e ci si deve relazionare con tutto il
proprio essere.
● Voler bene a un’altra per
sona significa conoscere e sperimentare
l’altro nel modo più completo possibile.
● Voler bene a un’altra persona significa preoccuparsi dell’essere e
della crescita dell’altro.
● Voler bene è attivo. L’amore maturo significa amare, non essere amato.
Uno dà a un altro, non si lascia prendere dall’altro.
● Voler bene è uno dei modi di essere nel mondo.
● Il voler bene maturo ha origine nella propria ricchezza, non nella
propria povertà, ha origine dalla crescita, non dal bisogno. ... l’amore
passato è quindi la fonte della forza: l’amore presente è il risultato della
forza.
● Voler bene è reciproco.
● Il voler bene maturo non è senza ricompense. Si è modificati,
arricchiti e appagati, la solitudine esistenziale è attenuata. Attraverso il
voler bene si riceve affetto.
Questa catalogazione in
corsivo è tratta dal testo di Irvin D. Yalom: ‘Psicoterapia esistenziale’, (pagg. 455/456), Neri Pozza ed., 2019
(traduzione italiana. L’originale è del 1980)
L’arroganza umana nei confronti della sessualità, che fidando dell’ignoranza può diventare violenza e manipolazione, non è recente ma ha una lunga tradizione testimoniata da molti tentativi. Il seguente è uno dei primi del movimento reichiano che ha sempre visto nell’espressione della sessualità gioiosa e condivisa la massima espressione della libertà.
CHE COSA È IL CAOS SESSUALE
· è il fare appello fra coniugi alla legge del « dovere coniugale »;
· è il contrarre un legame sessuale a vita con un partner che non si è conosciuto sessualmente prima;
· è andare a letto con una popolana perché « non serve ad altro» e al tempo stesso non chiedere una «cosa simile » ad una ragazza «per bene »;
· è accettare una vita di sordida prostituzione o l'attesa, in astinenza, della « prima notte di matrimonio»;
· è far coincidere la potenza virile con la deflorazione;
· è a 14 anni accarezzare avidamente qualsiasi immagine di donna seminuda e poi, a 20, entrare in lizza come nazionalista per la «purezza e l'onore della donna»;
· è rendere possibile l'esistenza di squilibrati e inculcare i loro fantasmi perversi nella mente di migliaia di giovani;
· è punire i giovani per il delitto di essersi autosoddisfatti e far loro credere che con l'eiaculazione perdono il midollo spinale;
· è tollerare l'industria pornografica;
· è eccitare gli adolescenti con film erotici e trarne profitti, ma rifiutar loro l'amore naturale e la soddisfazione sessuale facendo appello per giunta alla cultura.
CHE COSA NON È CAOS SESSUALE
· è desiderare per amore reciproco l'abbandono sessuale senza tener conto delle leggi stabilite e dei precetti morali e agire di conseguenza;
· è liberare i bambini e gli adolescenti dai sensi di colpa sessuali e lasciarli vivere in conformità alle aspirazioni della loro età;
· è non sposarsi o legarsi durevolmente senza aver prima conosciuto molto bene il partner sul piano sessuale e non mettere al mondo dei figli se non quando si desiderano e si possono allevare;
· è non esigere da qualcuno l'amore o l'abbandono sessuale;
· è non soffocare il partner con la gelosia;
· è non aver rapporti con prostitute ma con amiche del proprio ambiente;
· è non far l'amore sotto i portoni come gli adolescenti della nostra società, ma desiderare di farlo in camere pulite e senza essere disturbati;
· è, infine, non mantenere in vita un matrimonio infelice e torturato da scrupoli morali.
Le chiacchiere culturali non cesseranno e il movimento rivoluzionario non vincerå se non si risolveranno questi problemi.
WILHELM REICH
(Da un manifesto della Sexpol, organizzazione tedesca di sessuopolitica rivoluzionaria del 1936, riapparso all'università di Nanterre durante il « maggio francese »)
Bibliografia
Favotto, F., ‘Perché fare sesso aumenta le
difese immunitarie’, in Internet.
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