‘Amori 4.0 - Viaggio nel mondo delle relazioni’ è un volume edito da
Alpes all’inizio di questo mese, giugno 2019, e curato dalle Dott.sse Amalia
Prunotto, Maria Letizia Rotolo, Diana Vannini, psicoterapeute, e dalla dott.ssa
Marianna Martini, psicologa, con i contributi di 38 illustri autori del mondo
della psicologia, della medicina, del diritto e del giornalismo. Il libro
tratta di relazioni virtuali, nuovi assetti familiari, narcisismo, dipendenza
affettiva, ghosting, poliamorfia, multigenitorialità e altri strani fenomeni.
La forza di questa proposta editoriale
sta nella declinazione dei diversi aspetti relazionali che vengono osservati in
un viaggio multifocale attraverso il mondo degli affetti. Il libro nasce dal
progetto, avviato nel gennaio 2018, inteso a mettere a fuoco le relazioni del
terzo millennio ponendo sotto la lente il tema dell’amore secondo prospettive diverse
e contemporanee, colorate dalla modernità.
Questo progetto vuole costruire
itinerari orientativi dando forma a teorie che, attraverso l’indicazione di buone
pratiche, e valorizzando le peculiarità dei diversi assetti teoretici, possano costituire
una ricchezza d’insieme e rappresentare un ricco riferimento per ognuno. Il
risultato per ora è questa raccolta di firme, fruibile sia da professionisti sia
da chiunque si avventuri nel mondo delle nuove relazioni per le quali,
piuttosto che trovare immediate risposte, è importante formulare buone domande.
Ho inoltre desiderio di annotare
che la realizzazione di questo libro, effettuata a ‘più mani e più menti’, cui
ho contribuito purtroppo solo con un piccolo articolo, si offre anche come raro
esempio di lavoro corale di professionisti che sono emblematicamente soliti
dedicarsi a lavori individuali. Laddove a volte il paradosso del lavoro
analitico e terapeutico si nasconde nell’inavvertito rischio solipsistico,
credo che proprio nel lavoro corale, svolto al servizio dell’associazionismo, possa
rivelarsi l’antidoto capace di evitare le derive narcisistiche cui nessuno
potrebbe altrimenti sottrarsi.
Giuseppe Ciardiello