mercoledì 27 aprile 2016

La depressione del respiro

La depressione è un'ulteriore espressione del carattere e del comportamento che si accompagna ad un'evidente cambiamento del modo di respirare.

Le spalle si abbassano chiudendosi in avanti, il petto si incava e il dorso assume un aspetto curvo come se sostenesse un peso.
Al massaggio del dorso si può avvertire una rigidità particolare data dalla posizione congelata dei muscoli intercostali posteriori che sono tesi a tirare in avanti sia il dorso che le spalle.

La deambulazione è lenta e i passi si accorciano rappresentando una grande fatica.

L'aspetto psicologico si colora di malinconia e il viso si appesantisce, come tutto il resto, a testimonianza del collasso energetico dell'organismo in generale (dell'Ego se vogliamo dirla in termini analitici).

Le conseguenze di questo atteggiamento sono una maggiore facilità a stancarsi, un'aumentata sensibilità al freddo e più frequenti disturbi fisici.
La conseguente riduzione delle attività fisiche rivelano una limitazione dei movimenti a livello macroscopico.

Si può sospettare facilmente un'analoga riduzione del movimento anche a livello microscopico; si riduce certamente la scansione polmonare, sia per il ridotto fabbisogno di ossigeno sia per il ridotto desiderio di ritemprarsi, ed è probabile si riduca anche la mobilità cellulare.

Una rieducazione respiratoria può rappresentare un valido aiuto nei momenti di affaticamento psicofisico.

La tecnica di vgt: gli acting

In vgt nei casi di depressione si pone particolare attenzione al recupero delle curve lordosiche sia del collo sia del tratto lombare della colonna vertebrale. Inoltre si cerca di recuperare l'elasticità del tratto dorsale intervenendo con dolci manipolazioni e curandone la sensibilità, con acting che coinvolgono le braccia.

La pianificazione di tutti gli acting prevede la costante rieducazione respiratoria che deve approfondirsi e ampliarsi. Cioè il respiro si dirige, consapevolmente, sia verso il pube, spingendo il diaframma come descritto in questo stesso blog nell'articolo sull'ansia, sia verso le ascelle. Contemporaneamente le spalle si abbassano e raddrizzano spingendosi indietro.

Un esercizio

Un derivato dagli acting di vgt può essere un piccolo esercizio che è possibile realizzare durante la giornata.

Ci si pone con la colonna vertebrale aderente allo spigolo di un muro o lungo lo spigolo della cornice di una porta; le gambe vanno tenute flesse così che che la schiena possa appoggiarsi allo spigolo in tutta la sua lunghezza.
Il mento va tenuto verso il basso, con il collo spinto indietro e la nuca che spinge in alto. 
Le braccia si abbandonano lungo i fianchi come se fossero tirate da due elastici.

Un altro elastico lo si immagina fissato alla nuca e teso verso il soffitto. Sarà quello che si tenderà, ogni volta che l'aria uscirà dalla bocca, e trascinerà con sé tutta la colonna.

Simmetricamente con il dorso, anche il bacino si porterà in avanti realizzando una piccola rotazione capace di spostare i genitali verso l'ombelico.

Il movimento

L'inspirazione va effettuata dal naso mentre si spinge con l'osso sacro verso lo spigolo così allontanando, dallo stesso, la colonna lombare. 

La curva del collo si cerca di tenerla il più possibile stabile.

L'espirazione, effettuata dalla bocca, si accompagna ad un piccolo sospiro rumoroso mentre la testa viene tirata verso il soffitto dall'elastico che si immagina fissato alla nuca e al soffitto.

Mentre si espira i genitali girano verso l'ombelico mentre le mani, che vanno verso il pavimento, trascinano anche le spalle. 

Il portamento

La postura che questo esercizio realizza è l'assunzione di un atteggiamento che ricorda la fierezza.

Una persona fiera dà l'impressione di essere soddisfatta, sicura e, per ogni passo che compie nello spazio della vita, accoglie a piene polmoni l'aria che gli si offre.

Trovo molto rappresentativo della fierezza l'atteggiamento di alcuni bei volatili osservati di recente.

E nel leggere la fierezza si può notare anche che, nell'assumere una postura, mette l'altro nella possibilità di leggere un atteggiamento (la curiosità per esempio).

Possibile nei volatili, è sicuro per le persone. Così si comunica!




La postura comunica un atteggiamento indicativo di ciò che si starà vivendo e pensando in quel preciso momento.

L'empatia corrisponde alla capacità di leggere gli atteggiamenti (assunti con le posture mentali e fisiche) che i neuroni specchio rendono possibile, immedesimandosi, appunto, nelle posture.

Certo una rieducazione respiratoria non risolve i problemi depressivi, fobici, ipocondriaci, però aiuta a comunicare in maniera più efficace i propri desideri.

Pur avvalendosi di un semplice esercizio fisico, l'approccio vegetoterapeutico cerca di contattare gli abiti specifici dei disturbi; le dimensioni psicologiche.

Sono queste dimensioni a differenziare sia i disturbi sia le persone all'interno degli stessi disturbi in quanto ogni persona, pur portatore di un analogo disturbo, lo sarà a modo suo.

Perciò, come vegetoterapeuti, siamo più interessati al modo in cui una persona è depressa piuttosto che al fatto che lo sia! 

Giuseppe Ciardiello



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