Nel suo libro: 'Molecole di emozioni' (TEA ed. 2015), di qualche anno fa (la prima edizione è del 2000), Candace B. Pert fa dire a Bob Gottesman le seguenti frasi:
...Oggi il concetto di informazione si sostituisce a energia e materia come denominatore comune per la comprensione di tutte le forma di vita biologica, e persino dei processi ambientali (pag. 307). ...le informazioni trascendono il tempo e lo spazio, collocandosi oltre i limiti angusti della materia e dell'energia (pag. 308). E dato che le informazioni, sotto forma di basi biochimiche delle emozioni, controllano tutti i sistemi del corpo, ciò significherebbe che anche le nostre emozioni devono provenire da un regno che trascende il mondo fisico (pag. 309).
Coloro che sono in grado di reagire in questo modo (che percepiscono la differenza che fa la differenza nel senso che ognuno di noi dà un senso personale alla realtà percepita per cui un prato è un campo di calcio per un giocatore e un buon pasto per una pecora. Nota mia!), di controllarsi da sé, guariscono più in fretta, perché nel loro organismo è più attiva l'intelligenza e circolano più informazioni destinate a produrre mutamenti che portano con sé il miglioramento (310).
Anche se ormai dovrebbe essere assodata l'equivalenza della mente e del corpo, in molti lavori i due processi continuano ad essere considerati eventi separati. Così in terapia si continua ad indagare il passato e gli eventi evolutivi bypassando le componenti motorie, quando si usa il media verbale, e quelle cognitive quando vengono usate esperienze motorie.
Questo accade anche se tutti sanno quanto possa influire sullo stato d'animo un malessere addominale e quanto, viceversa, possa far male la pancia quando si è in ansia o si è agitati e/o eccitati.
Ma, in sintonia con le scoperte delle neuroscienze, e in linea con le suddette note tratte dal libro di Pert, occuparsi della realtà mentecorpo vuol dire accettare anche l'idea di un inconscio preverbale che, già presente nelle prime fasi evolutive degli schemi ipotizzati da Piaget (1896 - 1980), nel diventare memoria implicita (Mancia, 1929 - 2007) si compone sia di componenti cognitive sia di quelle corporee rendendo opinabili i procedimenti che non tengono conto contemporaneamente dei due processi.
In tale contestazione rischiano di cadere anche tutte le pratiche che fanno riferimento a processi energetici che, non meglio identificati, di fatto si riferiscono all'energia biologica. In quanto tale sarebbe capace di conduzione elettrica (bioelettrica) ma gli elementi biologici portatori di energia rischierebbero di non essere riconosciuti come elementi informazionali.
Ciò che voglio dire è che probabilmente non è l'energia l'elemento basilare dell'organismo mentecorpo ma l'utilizzo che di essa viene fatto. Mentre l'energia può essere aumentata o diminuita ciecamente, le strutture che la utilizzano, micro e macro (cellule e organi e sistemi), la utilizzano con criteri di modulazione specifici, complessi e complementari.
Da qui l'idea che anche il sogno con la sua interpretazione è un processo individuale non legato al tempo né allo spazio. E' un unico processo legato ad eventi informativi che possono essere rintracciati unicamente dal creatore mentre li ri-costruisce.
E' questo punto di vista a sostenere l'interpretazione dei sogni con l'uso degli acting di vegetoterapia.
L'acting ripropone scansioni oculari che, legandosi alle immagini, richiamano vissuti a volte anche difficili da raccontare. Le immagini dei sogni a volte sono rappresentazioni fantastiche e impossibili che hanno un senso e un significato solo nel vissuto personale del protagonista.
E' questo che a volte rende non necessaria l'interpretazione del sogno; il senso, la valenza è conosciuta al sognatore ma resta impossibile la sua rappresentazione verbale. Peraltro è vero che nell'interpretazione dei sogni non è tanto importante capire il senso delle immagini e degli eventi rappresentati quanto comprenderle in quanto il cambiamento sta nell'essere consapevoli dell'informazione così da realizzare un'informazione consapevole!!!!
Giuseppe Ciardiello